Il regolamento Generale sulla protezione dei dati è un
regolamento che entrerà in vigore, in tutti i paesi membri
dell'UE, dal 25 maggio 2018 e obbliga le aziende che trattano
dati di cittadini europei (indipendentemente dalla sede
geografica aziendale) a trattare tali dati personali secondo
determinate regole. Per dati sensibili si intende tutto
quell'insieme di informazioni collegate alla vita sia privata
che pubblica (nomi, foto, indirizzi email, dettagli bancari,
interventi su siti web di social network, informazioni mediche o
indirizzi IP di computer).
Il GDPR vuole far sì che, in questo clima di continue
preoccupazioni riguardanti la privacy, le aziende prendano
conoscienza di quanto importante e primario deve essere
garantire la sicurezza dei dati dei propri clienti. questo
concetto è detto Privacy by Design e riguarda il principio di
pianificazione dei processi di tutela della privacy sin dalla
progettazione iniziale di un processo aziendale, utilizzando le
applicazioni informatiche di supporto necessarie. Questo tipo di pianificazione assicurerà che vengano processati soltanto i dati realmente indispensabili per l'attività e che i medesimi siano trattati solamente dagli aventi diritto.
Uno dei punti su cui preme il GDPR riguarda le notifiche di
violazione dei dati: queste sono infatti obbligatorie in caso di
effettiva violazione dei diritti. L'azienda ha 48-72 ore per
effettuare la notifica dal momento in cui si rende conto che c'è
stata una violazione e gli stessi clienti interessati sono
tenuti ad esserne informati. Anche per questo, ma non solo,
dovrà essere istituita una nuova figura all'interno
dell'azienda: il Data Protection Officer (DPO), con l'incombenza
di sorvegliare e organizzare la gestione del trattamento dei
dati personali, assicurandosi che essi siano trattati nel
rispetto delle normative vigenti.
Il regolamento mette in evidenza anche la necessità di
rendere "intellegibili e facilmente accessibili" le richieste
sottoposte all'utente nel momento in cui si sta chiedendo il
consenso al trattamento dei dati, chiarendo sin da subito qual è
lo scopo di tale raccolta. In parole povere, la richiesta di
consenso deve essere sempre esposta in maniera esplicita e
l'azienda deve sempre essere in grado di provare l'accettazione
di questo consenso. Dovranno inoltre essere garantiti, a chi
sottoscrive tale autorizzazione, il diritto alla cancellazione
dei propri dati personali, la possibilità di modifica e
l'eventualità di richiedere sempre informazioni in merito al
tipo di trattamento previsto. Deve inoltre essere sempre
possibile contestare le decisioni automatizzate dai sistemi;
nemmeno la profilazione è esente da tale diritto. A completare
il quadro, il cliente dovrebbe avere consapevolezza su come
vengono utilizzati e conservati i suoi dati sensibili e deve
poterne richiedere l'esportazione in qualsiasi momento.
Il GDPR prevede delle sanzioni piuttosto severe in caso di
inosservanza del regolamento: le multe possono andare dal 4% del
fatturato aziendale fino a 20 milioni di euro (dipende da quale
dei due importi è il più alto).
Dal punto di vista operativo bisognerà iniziare il processo
di adattamento al regolamento dall'adeguamento delle proprie
strutture informatiche interne: i prodotti installati sui propri
computer dovranno essere
sempre aggiornati e vanno abbandonati
tutti quei programmi e sistemi operativi
non coperti dalla
garanzia e dal supporto del produttore (abbiamo trattato l'argomento in
una nostra news). Questo non vale solo per
l'infrastruttura aziendale, ma anche per qualsiasi dispositivo
utilizzato. Come detto in precedenza, bisognerà basare il
proprio lavoro focalizzandosi sulla sicurezza dei dati sensibili
dei propri clienti: per questo bisogna sapersi difendere sia
dagli
attacchi più comuni, come ad esempio SQL injection (una
tecnica di code injection, usata per attaccare applicazioni di
gestione dati, con la quale vengono inserite delle stringhe di
codice SQL malevole all'interno di campi di input in modo che
queste ultime vengano poi eseguite) e XSS (una vulnerabilità che
affligge siti web dinamici che impiegano un insufficiente
controllo dell'input nei form), che dagli
attacchi più avanzati,
magari avvalendosi di software sentinella o simili, per
intercettare eventuali attacchi dall’esterno e/o debolezze e
falle del proprio sistema.
Grazie all'utilizzo di soluzioni protettive efficaci le
aziende che trattano dati sensibili possono proteggere i propri
utenti ed i loro dati, tenendo questi sempre al sicuro, senza
rischio di perdita o violazione.